Puffetto
9 aprile 2011
Tutta la casa parla di te, piccolo mio, ma io non trovo più la tua presenza amica, quando al mattino ti strusciavi alle mie gambe, quasi un saluto. Mi seguivi in cucina, col tuo musino dolce e gli occhi sgranati, e facevi compagnia alla mia colazione, offrendoti alle mie carezze. Nel momento del riposo ti accucciavi sul mio petto, col tuo ron ron per dimostrarmi affetto, e quando prendevo in mano un libro tu subito ti sdraiavi accanto a me, con le zampine appoggiate sul mio braccio, quasi un segno di rivalità e possesso.
Piccolo mio, come potrò dimenticare tutto questo? Timido e schivo con tutti, con me dolcissimo e tenero, i tuoi occhi parlavano al mio cuore. Per troppo poco tempo ci hai accompagnato nel percorso della vita; ora siamo noi a sentirci orfani e soli nelle stanze silenziose, e la tristezza è immensa. Chissà se dal paradiso dei gattini riesci a sentire il nostro dolore… non ti dimenticheremo mai.
Gabri