Associazione Animalista Onlus
Iscritta al Registro Regionale Associazioni Volontariato con Atto Dirigenziale n. 102/SA del 21/05/2008 al n. 260
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Dora è stata per lungo tempo un po’ più schiva e timida. Grazie alla pazienza di alcuni volontari finalmente la gattina ha preso fiducia e si lascia accarezzare e coccolare. Grande amante di biscottini, mansueta ma anche “chiacchierona”questa micia è adatta per vivere in appartamento.
chiamate la nostra responsabile adozioni Patrizia 335 251121 per venire a conoscerla.
Aggionamento 24 luglio 2022: oggi Dora ci ha lasciati.
La Dora è stata trovata tra le macerie di Amatrice, testata e trovata positiva alla FELV, la leucemia felina, un cancro del sangue che si trasmette però con un virus. Dopo la vita difficile in strada, dopo il terremoto che le ha tolto ogni punto di riferimento, è arrivata una diagnosi che è quasi sempre una sentenza di abbandono, ed in rari casi una possibilità di raggiungere un rifugio come il nostro. Pochi mici fortunati riescono poi a trovare una famiglia, quasi tutti i FELV passano la loro vita da noi, al sicuro, ma non in famiglia, non nella loro casa.
La Dora è stata per quasi tre anni praticamente nascosta, non si faceva avvicinare, ad inizio 2019, com’è come non è, ha deciso di fidarsi di un visitatore che sarebbe presto diventato un volontario anche e soprattutto grazie a lei. La Dora si è fatta togliere i nodi, pettinare, è diventata una bella gattina ma soprattutto dolcissima, con tutti, non ha avuto più paura di nessuno ed è diventata mascotte del recinto FELV, ha salutato tutti i visitatori con il suo miagolio impercettibile, sempre volto ad ottenere qualche biscottino extra, ma la sua casa non l’ha mai trovata, ha fatto amicizia con la Taylor, aiutandola tanto ad aprirsi alle persone, e ultimamente con 104, che le faceva compagnia.
La FELV è una malattia contro la diffusione della quale c’è un vaccino, abbiamo degli adottanti che hanno gatti sani e FELV che non hanno mai avuto passaggi della malattia da un micio all’altro; è una malattia della quale si dice che “dà un’aspettativa di vita di 3, massimo 4 anni”; ma quei 3/4 anni derivano dal fatto che i gatti FELV vengono SEMPRE abbandonati dopo la diagnosi, e le strutture come la nostra che li ospitano sono pochissime: la loro aspettativa di vita si allunga di molto anche solo in rifugio (la Dora era già adulta quando è arrivata da noi, nel 2016), figurarsi in una casa, dove ogni piccolo problema può essere individuato e trattato tempestivamente. Un gatto sano da randagio non ha aspettative di vita lunghe, ma la media dell’aspettativa di vita di un gatto sano la calcoliamo con la vita di tutti i gatti che vivono in casa. Quando sentiamo 3/4 anni, pensiamo “il gatto di mia zia ha vissuto 21 anni”, ma un gatto FELV in una casa può serenamente vivere a lungo, la FELV non è una condanna a morire prima dei 4 anni, purtroppo al momento è quasi una condanna a non trovare una famiglia.
La Dora ci lascia oggi, lascia un grande vuoto, ma anche un grande incoraggiamento a lavorare anche sui gatti più schivi e paurosi, perché ci ha dimostrato che può bastare poco per sbloccarli e renderli perfetti membri di una famiglia, e non molleremo, con i suoi amici Taylor e 104, con la Lapis, con Milo, con Rossino, e neanche con Soffio o la Sara o Ice, con tutti i gatti che siamo certi che possano essere compresi e cui può essere insegnato a comprendere l’uomo. La Dora è la nostra più grande testimonial del valore che può avere il nostro tempo dedicato a recuperare mici che non hanno capito bene come comportarsi ed hanno solo bisogno di una guida per poter trovare la loro famiglia perfetta. Poi si tratta di riuscire a trovar loro quella famiglia, è difficilissimo, ma almeno la Dora ha vissuto in serenità il rapporto con l’uomo, con i volontari e i visitatori, negli ultimi 3 anni e mezzo della sua vita, speriamo si sia trovata bene con quello che siamo riusciti ad offrirle. Non il massimo che avremmo sperato, la Dora porta con sé tanto amore ma anche rimorsi e rimpianti, è un giorno difficile per noi, in particolare per alcuni, ma speriamo che possa essere un incoraggiamento per tanti volontari ad avere pazienza ed insistere anche con i mici più paurosi; alle famiglie, che possano dalla storia della Dora trovare la voglia di poterci aiutare in questo percorso per rendere più consapevoli di cosa sia la FELV e di quanto impegno e amore mettiamo noi volontari per preparare i mici ad una possibile famiglia; e infine che possa essere un incoraggiamento per gli adottanti di non fermarsi solo agli splendidi cuccioli che hanno bisogno di una famiglia, ma di poter trovare un minuto da dedicare anche ai più brutti, a quelli senza le orecchie o con un manto banale, a quelli anziani o abbandonati, a quelli con la coda troppo corta o con un occhio solo, ai FIV e ai FELV, perché potrebbe anche essere nascosto tra loro il compagno perfetto di una vita.
I volontari dello Scudo di Pan
Ciao Dora, scusa, ti voglio bene.
R
Il giorno dell’arrivo al rifugio
Daisy, Rossini, Taylor, Dora, Orso, Boris & Trixie