Come allattare i trovatelli
Vi è mai capitato di avere a che fare con dei micetti di pochi giorni o settimane, con una gran fame e senza una mamma che dia loro il latte? A noi de Lo Scudo di Pan capita sempre!!!!
Spessissimo ci vengono portati dei gattini trovati qua e là, che sono stati crudelmente abbandonati a sé stessi, totalmente incapaci di nutrirsi da soli e quindi destinati a una sicura morte, per fame e freddo. Per questo ringraziamo sempre chi è convinto che la sterilizzazione sia una “pratica contro natura”, e fa figliare a ripetizione la propria gatta per poi sottrarle, abbandonare o uccidere i suoi piccoli, considerando evidentemente questo gesto disumano una “pratica naturale”.
Qualora vi dovesse capitare di avere dei piccolissimi micetti da far sopravvivere, seguite passo passo questi consigli:
- Cercate una mamma gatta “in affitto”: spesso le gatte che allattano accettano di buon grado anche i piccoli di altre cucciolate, aggiungi un posto a tavola…
- Niente mamma gatta? Non disperate. Provate ad allattarli e scaldarli voi stessi
- Pentolino dell’acqua calda e latte in polvere per gattini: fate una bella pappetta “carica” (come vedete nelle foto la nostra Mariapia, che ormai è espertissima, fa tutto a occhio, ma se occorre basta seguire le istruzioni sulla confezione del latte)
- Dopo la prova del polso per testare la temperatura del latte (si, proprio come i bimbi umani!) potete procedere all’allattamento
- Prendete i piccoli per la collottola, bloccandogli delicatamente la testolina (senza stringere!) e infilate il biberon nella boccuccia che sarà sicuramente spalancata per la fame! E’ possibile che non accettino da subito il sapore del latte in polvere, così diverso da quello di mamma gatta, ma è necessario insistere un po’, in modo che si abituino.
- Terminata la poppata bisogna stimolargli il sederino: un semplice scottex passato velocemente e delicatamente sullo sfintere, dovrebbe riuscire a fargli fare qualche goccia di pipì. E’ importante riuscire a far partire la normale funzionalità intestinale, anche dopo il cambio di alimentazione.
- A pancino pieno si ragiona meglio! A questo punto metteteli al sicuro in una scatola dai bordi alti o in un trasportino chiuso (anche se camminano appena rischiano di cadere e farsi male), mettete sul fondo degli stracci vecchi che possano sporcare se gli scappa qualcosina, e preparate una borsa dell’acqua calda da mettere accanto a loro, ben coperta da uno strofinaccio in modo che scaldi senza scottarli; se non avete la borsa dell’acqua calda utilizzate una o più bottigliette di plastica riempite con acqua calda (sempre avvolte nella stoffa)
- Non disperatevi se i piccini piangono: hanno perso la mamma e si sentono tristi e soli senza il suo calore e il suo odore. Provate a coprire la scatola/trasportino con una copertina in modo da far buio; il pancino pieno, il calore della borsa dell’acqua e l’oscurità dovrebbero garantire un po’ di riposo.
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