Le malattie infettive dei gatti
Le malattie per cui il gatto viene vaccinato sono generalmente quattro:
• La leucemia felina (FELV)
• La panleucopenia felina
• La calicivirosi
• La rinotracheite virale felina
• Sindrome da immunodeficienza virale (FIV) – non vaccinabile
Tutte queste malattie sono trasmissibili, la vaccinazione è perciò consigliabile sempre, specie per quei gatti che hanno occasione di entrare in contatto con i loro simili o di avere accesso ad aree comuni.
La leucemia felina o FeLV
La leucemia è una malattia di tipo neoplastico che comporta a una produzione abnorme di leucociti. Nei gatti è originata da un retrovirus che passa da un soggetto all’altro tramite le secrezioni quali urina, lacrime e saliva, e da madre a feto per via placentare. Il retrovirus può poi seguire due diversi destini:
• nel caso che il sistema immunitario del gatto riesca a controllare il virus, il gatto non contrae la malattia in forma clinica;
• in altri casi, più o meno facilmente a seconda dell’età e delle condizioni generali dell’animale, il virus può colpire svariati organi, primo fra tutti il midollo osseo, compromettendo le difese immunitarie e l’ematopoiesi, causando la leucemia vera e propria o altri tipi di neoplasie, come il sarcoma.
La panleucopenia felina
La panleucopenia felina è una malattia che colpisce sia felini, che procioni che visoni; essa è dovuta dal parvovirus, virus resistente solo nell’ambiente, perché neutralizzabile tramite la formalina o l’ebollizione. I sintomi primari sono: vomito, febbre, anoressia, disidratazione, congestione e secchezza mucosa orale e faringea, dolore addominale, ingrossamento linfonodale, per poi seguitare con la leucopenia e la diarrea. Se poi la panleucopenia colpisce una femmina gravida si possono, in alcuni casi, avere dei danni cerebrali al feto o anche l’aborto. Anche se sottoministrato al cucciolo il vaccino ha efficacia limitata e non deve essere dato a una gatta gravida perché può dare problemi al feto.
La calicivirosi
La calicivirosi è una malattia che colpisce tramite il calcivirus ed è contagiosa. Questa malattia può dare serie conseguenze soprattutto ai gatti giovani non vaccinati, con soggezione a malattie (morbilità) e mortalità. Con questa malattia si possono avere sintomi quali: ulcere al palato duro (palato superiore) e alla lingua, ma anche sintomi respiratori.
La rinotracheite virale felina
La rinotracheite virale felina è una malattia estremamente contagiosa ed è prodotta dall’herpesvirus. Questa malattia comporta mortalità e morbilità soprattutto ai gatti di età inferiore all’anno di età. Questa malattia causa: febbre, tosse, salivazione viscosa, cheratite ulcerosa, starnuti eccessivi e scoli nasali mucopurulenti.
Sindrome da immunodeficienza virale o FIV
Non esistono ancora vaccini o cure per questa malattia: si contagia attraverso ferite aperte, per cui i gatti esposti ai morsi di animali infetti sono maggiormente a rischio rispetto ai gatti d’appartamento.
La malattia attacca e danneggia lentamente le naturali difese del sistema immunitario, cosicché è estremamente facile che un gatto affetto da FIV conclamata, soccomba a causa di qualche malattia secondaria. Si tratta di un retro virus della stessa famiglia del virus che causa negli esseri umani la sindrome da immunodeficienza [HIV, Human Immunodeficiency Virus, ndt] ma NON è possibile per l’uomo contrarre l’AIDS da un gatto malato di FIV [NON vi è perciò alcun motivo di allontanare o eutanasizzare un gatto FIV-positivo, ndt].
I gatti FIV-positivi, devono essere tenuti assolutamente separati dagli altri, e non possono essere lasciati liberi di uscire, per evitare il diffondersi del contagio ad altri animali sani. Non è la malattia in sé stessa a causare la morte, quanto lo sviluppo di infezioni secondarie: se si riesce, con l’ausilio costante del veterinario, ad evitare l’occorrenza di complicazioni [principalmente infezioni urinarie, affezioni respiratorie e problemi cutanei], i gatti FIV-positivi hanno comunque un’aspettativa di vita relativamente soddisfacente.
La malattia si manifesta generalmente in tre forme, non nettamente separate le une dalle altre:
• FIV latente: nessun sintomo, può perdurare per mesi ed anni;
• FIV acuta: linfonodi rigonfi, febbre, depressione, infezioni batteriche;
• FIV cronica: possibile aggressione di virus, funghi e batteri. La sopravvivenza è raramente superiore ai 2 anni.